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Da “Left”, Ilaria Giupponi, 6 dicembre 2016 6 dicembre. E’ notte, a Torino. Ma nello stabilimento siderurgico più grande d’Europa, si lavora. Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo, Bruno Santino, muoiono così, lavorando. Investiti da olio bollente. Sembra una morte antica, magari immaginabile durante l’assalto […]

Tragedia alla Thyssen Krupp. Il debriefing ai soccorritori. Un articolo ...


 Lo Psicologo dell’Emergenza Area di pratica professionale: PSICOLOGIA DELL’EMERGENZA (*) Classificazione EUROPSY Clinical and Health Psychology – (Clinica, Salute e Benessere) 1. DENOMINAZIONE E DESCRIZIONE SINTETICA DELL’AREA DI PRATICA PROFESSIONALE La Psicologia dell’emergenza connota un ambito assai ampio di studio e applicazione delle conoscenze psicologiche in situazioni critiche fortemente stressanti, […]

Che cos’e’ la Psicologia dell’Emergenza.



Raniero La Valle, politico e giornalista di ispirazione crisitiana, ci propone una lettura illuminante dei tempi che stiamo vivendo. Anche per laici. Estratto dall’articolo di Olivero Fredo: PER IL TEMPO CHE VIENE UN NUOVO “NOMOS DELLA TERRA” La relazione introduttiva all’assemblea di Chiesa di tutti Chiesa dei poveri: “In quale […]

Raniero La Valle: i tempi che stiamo vivendo





Il disastro del Vajont è stato un disastro ambientale ed umano, occorso la sera del 9 ottobre 1963 nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont (al confine tra Friuli e Veneto), dovuto alla caduta di una colossale frana dal soprastante pendio del Monte Toc nelle acque del sottostante e omonimo […]

Vajont, 9 ottobre 1963. I sorrisi spezzati



di Sarantis Thanopulos (www.psychiatryonline.it) Gli attentati in Spagna ripetono lo spettacolo del terrore. La sua ripetizione periodica secondo meccanismi sfuggenti alla nostra capacità di prevederli e di gestirli emotivamente, ottunde la capacità di comprensione e ci spinge a registrarli interiormente come fatalità inevitabile. Cercare risposte nel fanatismo religioso è fuorviante. […]

Barcellona. Prigionieri del presente remoto